Ci sono molte attività che si trascurano quando attraversiamo il dolore della perdita.
Sono attività semplici, quotidiane, che hanno un valore incredibilmente forte nel momento in cui continuiamo a farle anche in questi tratti della nostra vita.
Sono azioni come mangiare sano, curare l’aspetto e l’igiene personale, fare attività fisica, portare fuori il cane.
Queste attività che prima si davano per scontate, ora diventano uno strumento per mantenere la stabilità quando tutto sembra non averne.
Può apparire inappropriato parlare di equilibrio in queste situazioni.
É comprensibile: quando qualcuno a noi caro ci lascia, un aspetto che viene compromesso è proprio l’equilibrio.
Per questo chi trova un nuovo bilanciamento, può attraversare il lutto in maniera diversa.
Questa consapevolezza è il primo passo per riuscire, con i giusti tempi, ad andare verso il ri-equilibrio.
La presenza dell’altro nella nostra vita, è un elemento partecipe della routine.
Insieme alle altre attività giornaliere, permette di calibrare il nostro tempo anche sulla base della consueta relazione.
Nel momento in cui manca questa abitudine, ecco che l’equilibrio cambia o svanisce.
É come vedere due grandi massi in una pozza d’acqua. Quest’acqua può rappresentare la nostra quotidianità: i pensieri, i progetti, gli stati d’animo e le azioni.
Ad un certo punto, un masso viene tolto.
L’acqua in quel preciso momento, si muove, si agita, e contemporaneamente cerca di riadattarsi per tornare alla quiete.
Questo è ciò che succede anche quando perdiamo qualcuno.
Lo si nota vivendo le piccole cose: il supermercato che ci ricorda i suoi cibi preferiti, o la televisione che ci mette davanti un programma che non voleva vedere.
Alcuni pensieri che prima, in modo automatico , rivolgevamo alla persona, quando riemergono trovano subito una risposta diversa.
Il ri-equilibrio è costruire una nuova routine.
Qualcosa che trova posto nella nostra vita, facendo i conti con ciò che abbiamo sempre fatto prima di quel triste evento.
All’inizio non è facile. Come l’acqua, anche noi necessitiamo del tempo, giusto per noi, per riprendere la quotidianità.
É importante dunque mantenere la consapevolezza su ciò che possiamo ancora fare.
Sarà utile, per esempio, farsi un programma giornaliero, semplice, che ci aiuti a seguire passo dopo passo, alcune attività che ci consentono di rimanere in asse.
Fissare almeno un pasto sano al giorno, una passeggiata con il cane, una volta a settimana riprendere l’attività fisica.
E perché no, fissare anche un momento per sè, dedicato a qualcosa che ci piace.
Andare verso il ri-equilibrio è dunque un percorso, fatto ricordi e anche di azioni, di sguardi alla vita che rimane.
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Tratto da una storia vera è il progetto che vuole far rinascere un tema trascurato, per favorire lo sviluppo della cultura, dell’intelligenza emotiva e del rispetto sul tema della Morte,
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“Non v’è rimedio per la nascita e la morte, salvo godersi l’intervallo.”
A. Schopenhauer
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