Gestire il Lutto
La mia vita senza te.
La mia vita senza te.
Ascolta “La mia Vita senza Te”, il podcast-viaggio per affrontare il lutto in modo consapevole.
se senti di non farcela,
se il pensiero ti affatica,
se vuoi lasciare andare,
qui puoi trovare aiuto e sostegno.
Per curare il ricordo e mitigare il dolore dell’anima, puoi avere sostegno e accompagnamento verso la perdita, per la vita che rimane trasformando la mancanza.
Qui sotto puoi trovare alcuni spunti per affrontare tre situazioni tipiche del Lutto:
La gestione delle "Sue cose"
Non DEVI buttare niente nè DEVI tenere tutto.
Puoi solo ascoltarti. Non esiste un tempo giusto per fare spazio, donare o buttare le cose che sono appartenute al nostro caro defunto. Esiste quello che ti senti di fare, e percepire quanto, nella quotidianità, gli oggetti ti confortano, ti rendono infelice o occupano semplicemente spazio.
Ci sono alcuni oggetti che caratterizzavano quella persona, o sono stati regalati proprio da noi in un momento speciale; alcuni hanno ancora un profumo, un odore particolare. Questi sono oggetti che chiedono del tempo per essere manipolati, guardati o destinati ad altro uso.
Molti altri oggetti, invece, ce li ritroviamo in casa o sono da riposizionare, da gestire, perché semplicemente erano suoi, e non sappiamo che fare.
Si può iniziare pian piano, partendo per esempio dalle cose rotte o inutilizzabili.
Si può partire da ciò che si può donare e che farebbe felice una persona che non se lo può permettere.
Ridare uno scopo ad una sua cosa può dare quel senso di continuità che aiuta ad andare avanti.
può dare quel senso di continuità che aiuta ad andare avanti.
Chiediti soprattutto: questo oggetto lenisce il mio dolore?
Quindi ascoltati, tenendo quell’oggetto tra le mani, e senti se è giunto il momento di lasciare andare.
La gestione delle Relazioni
Quando qualcuno muore, le relazioni cambiano.
Al lavoro, con gli amici, i parenti: tutto viene influenzato.
Perché il dolore è tanto e ognuno ha il proprio modo di gestirlo.
Soprattutto, non si sa bene come stare di fronte al dolore altrui.
Così, ci si sente dire frasi che non avremmo mai voluto sentire, seppur intrise di buone intenzioni; alcune persone spariscono nel vuoto e ti chiedi perché, oltre al dolore, ti senti così solo.
E poi ci sei tu, diventi per alcuni IL lutto, non IN lutto, trattato come se nella tua vita non ci fosse altro.
Ed è qui che si impara il valore del Silenzio. Si comincia ad apprezzare quello sguardo sincero, presente, accompagnato da nessuna voce. La presenza attiva ma immobile, dove tutto tace ma allo stesso tempo tutto viene detto, con un presente e amorevole Silenzio.
Ma a farlo ci riescono in pochi, perché le emozioni non sempre sono così facili da gestire.
Così, non è necessario aggiungere al dolore della perdita anche il risentimento verso chi non è stato in grado di starci vicino. É nostro, l’ulteriore compito di accettare, comprendere e stare con quello che ci aiuta a superare il lutto.
Per tutto il resto verrà il momento giusto, e con maggiore chiarezza e lucidità, sapremo ridimensionare la nostra vita relazionale.
La gestione delle del Ricordo
Sarebbe di grande aiuto, semplicemente, “guardare il ricordo” come se fosse una fotografia da osservare, e trarre da lì il conforto per poter attraversare il Lutto.
A renderlo così doloroso, tra gli altri fattori, ci sono le emozioni che da esso ne scaturiscono.
Non mi riferisco infatti alle emozioni ricordate, a quelle vissute là e allora, ma a quelle che emergono mentre si ripensa ad eventi passati, che nel qui e ora ci fanno piangere anche se si pensa ad un bel momento.
Il senso di mancanza si rende così evidente che prendersi cura del ricordo diventa quasi insopportabile per certi versi.
Ma è una via molto efficace per elaborare il lutto.
La parte difficile sta nel sostenere ed elaborare emozioni come il rimpianto o il senso di colpa.
Capita spesso che emergano, perché quando si è vissuto quel momento non si pensava alla morte, perché si era spontanei, nei nostri schemi, dentro ai nostri limiti.
Eccola: questa è la chiave.
Dall’esperienza si impara. E’ inutile ristagnare nelle emozioni col senno di poi, senza dare valore a ciò che il dolore ci sta insegnando.
Gestire il ricordo significa questo: non sporcarlo delle emozioni che oggi emergono dalle le circostanze, ma usare bene quel “passato” per nutrirci, dando valore al tempo passato con quella persona e fare attenzione ai ricordi che stiamo creando giorno dopo giorno, con le persone che sono ancora qui.
La cura del ricordo è in doppia mandata: ti prendi cura del ricordo di chi non c’è, per onorare il tempo passato, e curi i momenti che vivi ora, che diventeranno ricordi un domani.
Hai mai fatto una Visualizzazione?
É una tecnica molto efficace per riuscire a stare meglio.
Qui, ti propongo il tema della bolla, allo scopo di aiutarti, anche solo per qualche minuto, a percepire il benessere di un corpo e una mente che lasciano andare.
Leggi gli articoli sul Lutto e sulla Morte: troverai alcuni esercizi pratici, riflessioni ed esperienze, per individuale la via verso la cura del ricordo.