Ti è mai capitato di fare un cosa perché Ti è stato detto di farla?

Il consiglio dell’amico, il suggerimento del genitore, l’esempio dei nostri coetanei e tutto viene svolto come ci viene detto di fare.
Sbaglio fare queste azioni toglie certo senso di soddisfazione?

Leggendo questo articolo avrai diversi spunti per:

Sapere quando perdiamo la nostra libertà

Iniziare ad essere liberi

Attivare la volontà creativa

Contenuto extra -> Metti in pratica la ricetta della Dardiz: allenati per essere padrone di te stesso

Sapere quando perdiamo la nostra libertà

Se andiamo più in profondità, possiamo dire che tutto quello che è stato fatto ha mosso solo le mani e non la pancia.

Spesso se l’ esito è negativo questo atteggiamento dà anche la possibilità di poter usufruire della “carta jolly”, il tanto caro alibi de “lo sapevo che non dovevo fare così”

L’accettare consigli per poi dare la colpa a quello sbagliato è un classico senza tempo!

E per questo che, nel mio lavoro, guido e seguo la natura della persona, evitando di dire cosa deve fare. Si dicono frasi tipo:

  • “Non ho studiato quindi faccio un lavoro che non mi piace.”
  • “Sono anni che vivo così, perciò non posso più cambiare, ormai.”
  • “Nessuno mi capisce, perciò sono solo.”

Se si riflette attentamente, in questi esempi, la responsabilità delle situazioni viene delegata alla circostanza vissuta. Nel terzo caso, per esempio, la persona sola, dà la colpa a chi non lo capisce.

Questo tipo di approccio alle nostre azioni, si chiama in psicologia “Determinismo”, in altre parole è la semplice formula “causa-effetto” che potrebbe spiegare ogni nostro gesto. Anche i cani di Pavlov salivavano ogni volta che sentivano un campanello, perché per amore della scienza, furono condizionati ad avere una risposta ad uno stimolo che non era direttamente correlato alla loro reazione.

Quindi noi, per non reagire automaticamente a stimoli esterni senza poter decidere le nostre azioni, possiamo porre attenzione alla nostra liberà di scelta e autodeterminarci.

Iniziare ad essere liberi

Il Determinismo ci nega la possibilità di poter capire se una cosa è stata scelta da noi, e ciò blocca la libertà personale, e non meno importante, sposta la responsabilità delle nostre azioni e reazioni, lasciando che il nostro percorso sia, in qualche modo, prestabilito o guidato da fattori esterni.

Ecco perché dovremmo aumentare il grado della nostra libertà, assumendoci la responsabilità di ciò che ora siamo (e che vogliamo essere).

Chi ci ha in qualche modo influenzato nella nostra vita molto probabilmente ora vive sereno e forse nemmeno si ricorda alcune parole che invece, a noi, hanno profondamente
segnato.

Noi, abbiamo dato il permesso a quei consigli, di scalfire e modificare il percorso che abbiamo intrapreso. Abbiamo dunque subíto gli stimoli esterni, a volte per pigrizia o per mancanza di conoscenza delle proprie possibilità.

Le alternative per affrontare una situazione nel modo più giusto per sè, non si riducono all’ascolto di consigli. Se dovessimo dare la responsabilità agli altri di ciò che facciamo, passeremo tutto il nostro tempo a comprare coltelli o materassi dalla TV, per esempio!

Come attivare la volontà creativa

Sarebbe interessante esplorare su cosa effettivamente ci ha fatto scegliere o meno determinate strade e ancora più utile sarebbe capire cosa ci impedisce di cambiare.

La libertà è potere ri-creare noi stessi. Per farlo dobbiamo avere il coraggio anche di sbagliare, di soffrire, per guadagnarci la soddisfazione di dire, l’ho fatto a modo mio, i did it in my way!

Slegarci dagli alibi e dai vincolanti accordi profondamente e tacitamente presi con la parte pigra di noi, per guardare in faccia ciò che semplicemente siamo.

Sentirlo, immaginarlo, annullando qualsiasi preconcetto. Questa è la volontà creativa, la volontà di forgiare creativamente gli aspetti della nostra vita e creare il nostro modello esclusivo, irripetibile.

Solo accettando il fatto che noi, per motivi profondi e legati alle nostre radici, alle esperienze, abbiamo scelto di fare ciò che stiamo facendo, possiamo liberarci.

R i a s s u m e n d o :

  • non sono gli altri a decidere per noi
  • assumersi la responsabilità significa avere maggiore libertà
  • tramite la volontà creativa possiamo riscoprirci e ricrearci.

Come fare?

E’ un percorso che va affrontato per gradi e a piccoli step. Il primo passo è accettare l’impegno che richiede fare una scelta.

 

Contenuto extra -> Metti in pratica la ricetta della Dardiz: allenati per essere padrone di te stesso

1) Poni l’ attenzione sul tuo corpo, sentilo e cerca di notare se in cetre situazione la schiena si irrigidisce, se il tuo respiro si accorcia, se all’altezza dello stomaco senti un peso; potrebbero essere segnali di situazioni che non ti permettono di essere rilassato e a tuo agio. Prendi nota.

2) Conosci tutte le tue risorse? È stimolante scrivere a getto una lista delle risorse che senti di avere, che vorresti manifestare, insomma, che percepisci dentro di te; La scrittura è un mezzo potentissimo e avere nero su bianco qualcosa scritto su di te e da te; farà da buon promemoria.

3) Prenditi del tempo solo per te; questo ti permetterà di metterti nella condizione di poterti scoprire, rilassare, e sentire di più. Questo appuntamento con te stesso può svolgersi, per esempio,
provando a cimentarti in una delle pratiche che preferisci, o semplicemente chiudendo gli occhi ed assaporando un caffè. Senti la temperatura, annusa profondamente l’aroma e gusta,
lentamente il sapore. Percepisci il calore del liquido che scende pian piano e il retrogusto che ti rimane in bocca. Una piccola pratica meditativa che ti riconnette con te!

4) Per una settimana ti annoti l’emozione dominante: ogni mese fai una media per capire il grado di insoddisfazione e in seguito approfondisci. Questi sono dei suggerimenti, l’ importante è che tutto ciò che viene svolto per entrare in contatto con il proprio sè venga fatto senza pregiudizi , giudizi o valutazioni. Accettare sè stessi e le proprie scelte allevia dai sensi di colpa, alleggerisce e dà il via alla libertà.

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